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Relative
Le proposizioni relative possono essere proprie e
improprie: le prime hanno valore di attributo o apposizione
("Roma, che è la capitale d'Italia, ha più di tre milioni di
abitanti"), mentre le seconde hanno valore finale
("Cesare mandò dei cavalieri che scrutassero la
foresta") o consecutivo ("Giovanni è un asino
che sembra un ministro"). Nella forma esplicita sono sempre introdotte da un
pronome o aggettivo o avverbio o
congiunzione relativi ed hanno il modo indicativo o congiuntivo
("Mario, il cui fratello è venuto a scuola con me, si è sposato con
Gilda" - "La casa, dove nacqui, è stata
venduta"). Nella forma implicita sono espresse con un
participio ("Giovanni, amante del suo paese [= che ama il suo paese],
vi torna ogni anno per le vacanze"). |