Che cosa significa contare?

Che cosa vuol dire contare? Servono davvero i numeri per contare? Il primo approccio dei bambini con numeri e conteggi è molto delicato: qui di seguito proponiamo alcune strategie didattiche per spiegare agli alunni della prima elementare che cosa vuol dire contare e perché è importante imparare a contare con i numeri.

Una storiella rende l’apprendimento più avvincente, non trovate? Catturiamo l’attenzione dei bambini raccontando loro una storia vera: chi ha iniziato a contare, e come? Gli uomini delle caverne!

 

 

 

Tantissimo tempo fa gli uomini delle caverne non sapevano cosa fossero i numeri. Per contare degli oggetti, ad esempio le lance che usavano per cacciare, disegnavano delle tacche sulle pareti oppure intagliavano un rametto.

Per ogni lancia tracciavano un piccolo segno, oppure intagliavano il rametto di un albero. Ogni intaglio rappresentava una lancia, in modo che ci fossero tante tacche quante erano le lance. (Tante quante…)

Per controllare se nella caccia avessero perso qualche lancia, confrontavano la quantità di lance con la quantità di tacche.

I pastori utilizzavano lo stesso principio per contare le pecore del proprio gregge. All’uscita del recinto, inserivano in una sacca tanti sassolini quante erano le pecore. Al ritorno il pastore gettava via un sassolino per ogni pecora che entrava nell’ovile. Alla fine il pastore era in grado di capire se mancasse qualche pecorella o meno: gli bastava controllare che non rimanesse alcun sassolino nel sacchetto.

Nonostante il concetto di numero non fosse presente, sia l’uomo delle caverne, sia il pastore, riuscivano nel proprio intento, creando quella che si chiama nel gergo matematico: biezione tra due insiemi .

 

I bambini hanno l’idea del contare?

 

Certo che sì: è una abilità innata ed è legata al concetto di ritmo. Essi infatti sin dall’età prescolare sono ben abituati a cantare canzoncine e conoscono le filastrocche per fare la conta. Si tratta certamente di un approccio qualitativo, ma comunque molto funzionale.

In età scolare i bambini iniziano ad usare le dita per confrontare le quantità e associano a ogni dito un oggetto, per poi rendersi conto in totale autonomia che questo sistema fallisce quando gli oggetti da contare sono in numero maggiore rispetto a quello delle dita.

I numeri sono necessari per contare?

Contare senza i numeri è possibile, ma quando gli oggetti da contare diventano tanti cominciano a sorgere svariati problemi. L’uomo delle caverne doveva usare rami sempre più grandi per poterli incidere con tante e tante tacchette, mentre i pastori dovevano trascinare sacche piene di sassi e sempre più pesanti.

Ben presto gli uomini si resero conto che era necessario un metodo per contare alternativo, così cominciarono ad utilizzare dei simboli unici che indicavano la numerosità dei gruppi di oggetti: non più le tacche | | | | | | | | | per indicare nove lance, ma solo il simbolo 9; non più i pesanti sassolini, ma solo un simbolo che indicasse una certa quantità di pecore.

Introdurre i numeri diventò una necessità e rivoluzionò la storia dell’essere umano.

 

 

 nella prossima puntata inizieremo a parlare di numeri, e in particolare dei numeri da 0 a 9