Divisioni a due cifre

Con l’espressione divisione a due cifre intendiamo una divisione in colonna in cui il divisore è un numero con due cifre. La difficoltà dell’algoritmo di calcolo e una scarsa dimestichezza con le tabelline sono le principali cause per cui gli alunni tendono a odiare questa operazione e, di riflesso, la Matematica: con le divisioni si manifestano i primi sintomi di matofobia, ossia la paura per la Matematica.

Come calcolare le divisioni a due cifre in colonna

Il procedimento per eseguire le divisioni in colonna risulta di per sé complicato per gli alunni, perché richiede diversi passaggi intermedi. Il caso delle divisioni a due cifre in colonna, di cui parleremo tra pochissimo, risulta ulteriormente complicato. Nel caso lo riteneste necessario vi suggeriamo di guidare i bambini in un ripasso ad hoc, per poi dedicarvi con profitto alla spiegazione del caso di divisori a due cifre.

Alla scuola primaria il metodo per le divisioni a due cifre viene accompagnato da un esempio-guida ma, a dirla tutta, almeno nelle prime fasi dell’apprendimento i bambini si pongono delle domande che permettono loro di giungere al completamento dell’operazione. Incoraggiamoli in tale direzione seguendoli nei vari passaggi e, nel caso vi fossero errori, interveniamo prontamente correggendo le imprecisioni sul nascere, senza essere troppo severi ovviamente.

Nota. Sebbene non abbiamo ancora introdotto la classe delle migliaia, per spiegare il calcolo delle divisioni a due cifre ci serviremo di un esempio in cui il dividendo è un numero più grande di mille. È solo un espediente didattico che permette di esplorare l’algoritmo della divisione in modo più approfondito. Nulla ci vieta di lavorare con numeri a tre cifre al dividendo: il metodo non si modifica di una virgola.

Proponiamoci di calcolare il quoziente e il resto della divisione

2692:69

Procediamo passaggio per passaggio.

1) Si incolonnano il dividendo ed il divisore in colonna, in un’apposita tabella

Dunque la tabella relativa alla divisione che vogliamo calcolare sarà

2) Si abbassano le cifre del dividendo sufficienti a formare un numero maggiore o al più uguale al divisore.

Nell’esempio si abbassano esattamente tre cifre.

In questo passo, le domande che i bambini si pongono sono:

– “Posso abbassare solo la prima cifra?” La risposta è no, perché 2 è minore del divisore.

– “Posso abbassare le prime due cifre del dividendo?” Ancora non va bene, perché 26 è minore di 69.

– “Abbasso tre cifre del dividendo?” Il numero ottenuto è 269 ed è maggiore del divisore, dunque va bene.

3) Delle cifre abbassate è sufficiente considerare quelle che formano un numero maggiore o uguale alla cifra delle decine del divisore, dopodiché ci si chiede quante volte la decina del dividendo sta nel numero: il risultato sarà il candidato quoziente parziale.

Nel nostro caso la cifra delle decine del divisore è 6, quindi il numero da considerare è 26.

Quante volte il 6 sta nel 26? La tabellina del 6 assicura che

6 x 4 = 24

per cui 4 è il candidato quoziente parziale.

4) Si moltiplica il candidato quoziente per il divisore. Qui si prospettano due possibilità.

– Se il prodotto ottenuto è minore o uguale al numero abbassato, allora lo si posiziona sotto quest’ultimo.

– Se il prodotto è maggiore del numero abbassato, allora il candidato quoziente parziale non va bene. In tal caso si considera il precedente del candidato quoziente parziale e si moltiplica per il divisore. Se il prodotto ottenuto è minore delle cifre abbassate, si riporta al di sotto di esse, altrimenti si ripete nuovamente il passaggio.

Nella divisione d’esempio il candidato quoziente parziale è 4, che moltiplicato per il divisore dà come risultato

69 x 4 = 276 → Troppo grande! (276>269)

Il candidato quoziente parziale diventa il precedente di 4, ossia 3,, che moltiplicato per 69 dà 207

69 x 3 = 207 → Ok! (207<269)

5) Si esegue la sottrazione in colonna tra le cifre abbassate e il prodotto, così da ottenere il resto parziale.

La sottrazione 269 – 207 dà per risultato 62.

6) Si abbassa la cifra del dividendo e la si affianca al resto parziale, dopodiché si divide il numero ottenuto per il divisore, riciclando i passi 3) e 4).

Nell’esempio proposto il resto parziale è 622 che diviso per 69 restituisce 9. Non resta che moltiplicare il 9 per il divisore, trascriverlo sotto il resto parziale e infine sottrarre.

L’esercizio-guida è concluso: il quoziente della divisione è 39, mentre il resto è 1, dunque

2692 : 69 = 39 r 1

Dopo aver svolto la divisione a due cifre chiederemo agli alunni di verificare il risultato eseguendo la prova della divisione, che prevede di:

– calcolare la moltiplicazione in colonna tra il quoziente e il divisore;

– aggiungere l’eventuale resto.

Se il risultato finale coincide con il dividendo, allora la divisione è stata eseguita in modo corretto, altrimenti sarà necessario ricontrollare i passaggi.

La prova della divisione a due cifre proposta nell’esempio-guida è:

Poiché 2692 coincide con il dividendo, la divisione è stata svolta correttamente.

________________________________________