Numeri da 31 a 99

Un passo dopo l’altro stiamo costruendo quello che potremmo chiamare il palazzo della Matematica. Di strada ne abbiamo già fatta, ma non per questo dobbiamo fermarci! In questa lezione vedremo quali sono i numeri da 31 a 99, così da completare il quadro dei numeri minori di 100!

Qui di seguito ci concentreremo sulla scrittura in cifre e in lettere dei numeri, e ovviamente sulla loro lettura. Nel caso voleste far effettuare agli alunni un ripasso, in modo da colmare eventuali lacune, abbiamo trattato i precedenti numeri nelle guide di Prima Elementare dedicate:

– ai numeri da 0 a 9

– al numero 10

– ai numeri da 11 a 20

– ai numeri da 21 a 30

Nota: questa guida riguarda argomenti di Seconda Elementare, ed è rivolta a genitori, maestri e a chiunque sia appassionato alla Didattica della Scuola Primaria.

I numeri da 31 a 99

Finora abbiamo sempre lavorato con i numeri da 0 a 30 e i bambini hanno già avuto modo di conoscerli bene: sanno già addizionare e sottrarre, e soprattutto sanno contare! Ora è il momento che imparino a conoscere e gestire i numeri più grandi di 30.

Proviamo a proporre ai bambini una semplice attività: cerchiamo gruppi di cose o persone formati da più di 30 elementi, come ad esempio:

– le foglie su un albero a Primavera;

– i fiori in un prato;

– gli alunni di una scuola.

Oltre a questi, possiamo proporre tantissimi altri esempi di gruppi di persone o cose che sono costituiti da più di 30 elementi. Per cominciare faremo sì che gli alunni capiscano che non possono contarne tutti gli elementi con i numeri che già conoscono, e dovranno impararne qualcuno in più.

Inizieremo dando i nomi ai seguenti numeri:

In cifre In lettere Decomposizione Con l’abaco
30 Trenta 3 da 0 u


40 Quaranta 4 da 0 u


50 Cinquanta 5 da 0 u


60 Sessanta 6 da 0 u


70 Settanta 7 da 0 u

 

80 Ottanta 8 da 0 u


90 Novanta 9 da 0 u

Probabilmente gli alunni staranno già sbuffando… 😉 A noi il compito di spiegare che, conoscendo questi nomi, potremo individuare tantissimi altri numeri ed in particolare tutti i numeri da 31 a 99.

Come si leggono i numeri minori di 100

Il passo successivo prevede di fornire qualche esempio che li aiuti a comprendere come si leggono i numeri minori di 100. Per leggere i numeri da 31 a 99 è richiesta solo un po’ di attenzione: bisogna ricordare come si leggono i numeri 30, 40, 50, 60, 70, 80, 90, dopodiché in lettura basta aggiungere a ciascuno di essi la cifra delle unità che compone il numero.

Esempi (lettura dei numeri minori di 100)

74: decomponiamolo in 7 da e 4 u, si leggerà settantaquattro.

45: decomponiamolo in 4 da e 5 u, si leggerà quarantacinque.

86: decomponiamolo in 8 da e 6 u, si leggerà ottantasei.

97: decomponiamolo in 9 da e 7 u, si leggerà novantasette.

Alcuni numeri da 31 a 99 difficili da scrivere e da leggere

Solitamente ci sono difficoltà con i numeri da sessanta a settantanove. Il suono delle parole sessanta e settanta è molto simile e capita spesso di confondersi. Per evitarlo si rafforza un po’ la pronuncia delle doppie presenti, evidenziandone così la differenza:

67 e 77 → sessantasette e settantasette.

Più in generale, se l’unità del numero è 1 allora il prefisso numerico che indica la cifra delle decine perde la vocale “a”:

In cifre Decomposizione In lettere
31 3 da 1 u trenta e uno = trentuno
41 4 da 1 u quaranta e uno = quarantuno
51 5 da 1 u cinquanta e uno = cinquantuno
61 6 da 1 u sessanta e uno = sessantuno
71 7 da 1 u settanta e uno = settantuno
81 8 da 1 u ottanta e uno = ottantuno
91 9 da 1 u novanta e uno = novantuno

Succede la stessa cosa quando troviamo il numero 8 come cifra delle unità.

In cifre Decomposizione In lettere
38 3 da 8 u trenta e otto = trentotto
48 4 da 8 u quaranta e otto = quarantotto
58 5 da 8 u cinquanta e otto = cinquantotto
68 6 da 8 u sessanta e otto = sessantotto
78 7 da 8 u settanta e otto = settantotto
88 8 da 8 u ottanta e otto = ottantotto
98 9 da 8 u novanta e otto = novantotto

Con il tempo i bambini impareranno a leggere i numeri in un batter d’occhio! 🙂

I numeri da 31 a 99 con 3 all’unità

Ora dobbiamo occuparci di un ulteriore caso particolare. Spieghiamo agli alunni che, quando scriviamo in lettere i numeri più grandi di 20 e la cifra delle unità è 3, allora dobbiamo ricordarci di riportare l’accento acuto all’ultima e.

In cifre In lettere
23 ventitré
33 trentatré
43 quarantatré
53 cinquantatré
63 sessantatré
73 settantatré
83 ottantatré
93 novantatré

Sistema numerico decimale posizionale

Pur avendo già trattato questo argomento nelle varie guide dedicate alla prima elementare, i numeri da 31 a 99 ci impongono di tornarci su. Il modo migliore per farlo consiste nel proporre alcuni esempi.

Esempi (Ordine delle cifre)

Per scrivere i numeri 18 e 81 si utilizzano le cifre uno e otto, ma la loro posizione è diversa; data la differente posizione, essi rappresentano due numeri diversi, ossia due quantità diverse. Il primo è il diciotto, il secondo è ottantuno.

Stiamo attenti, è davvero importante che i bambini scrivano i numeri nel modo corretto!

Per scrivere i numeri 23 e 32 utilizziamo le cifre due e tre, ma stiamo rappresentando due numeri diversi: 23 si legge ventitré, 32 si legge trentadue.

Confronto tra numeri con i numeri da 31 a 99

Ormai gli alunni dovrebbero essere dei veri e propri esperti e sapranno perfettamente come si usano i simboli maggiore, minore e uguale. Il principio è sempre lo stesso:

– si confrontano le decine. Il numero con la decina più grande è quello più grande.

– Se le cifre delle decine sono uguali, allora confrontiamo le unità. Sarà più grande il numero con l’unità più grande.

– Se i due numeri che vogliamo confrontare hanno sia la stessa cifra delle unità che la stessa cifra delle decine, allora diremo che i numeri sono uguali.

Esempi (Confronto tra numeri minori di 100)

51>39

Cinquantuno ha 5 da, trentanove solo 3 da.

73<79

Settantatré ha 7 da così come il numero settantanove. Confrontiamo le unità, il primo ne ha 3, il secondo 9. Vince il secondo!

50=50

I due numeri sono uguali, infatti hanno la stessa cifra per le decine e la stessa cifra per le unità.

Proprietà commutativa dell’addizione

La proprietà commutativa dell’addizione stabilisce che, in un’addizione, cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. In altri termini la somma tra due addendi non dipende dall’ordine con cui si considerano gli addendi.

La proprietà commutativa dell’addizione è certamente una delle proprietà più famose in Matematica e tutti, bene o male, ne ricordano l’importanza. Essa permette di velocizzare il calcolo mentale e inoltre permette di controllare la correttezza del risultato di un’addizione.

Nota: questa guida riguarda argomenti di Seconda Elementare, ed è rivolta a genitori, maestri e a chiunque sia appassionato alla didattica della Scuola Primaria. Su YM sono anche presenti una lezione sulla proprietà commutativa ed una sulle proprietà dell’addizione, dedicate agli studenti delle scuole medie.

La proprietà commutativa dell’addizione

Prima di spiegare in cosa consiste la proprietà commutativa dell’addizione, inizieremo proponendo agli alunni un esempio: Ester ha 4 matite colorate e mentre Lester ne ha 3. Decidono di metterle in un unico astuccio. Quante saranno le matite, in tutto?

Innanzitutto inviteremo i bambini a rappresentare la situazione con dei disegni: da una parte le matite di Ester, dall’altra quelle di Lester.

Proprietà commutativa: primo modo di svolgere l’addizione.

Calcoliamo l’addizione come operazione:

4+3=7

Cerchiamo di attirare l’attenzione dei bambini e di incentivare la discussione, ponendo le seguenti domande:

– cosa succede alla somma se è Lester ad inserire per primo le sue matite?

– La somma è cambiata?

Rappresentiamo anche questa situazione:

Proprietà commutativa dell’addizione: secondo modo di svolgere l’addizione.

Facciamo quindi notare agli alunni che in questo caso l’addizione è

3+4=7

ma la somma è sempre la stessa!

Proprietà commutativa dell’addizione:
la somma non dipende dall’ordine degli addendi.

Mettiamo in evidenza la morale dell’esempio: nonostante sia cambiato l’ordine degli addendi, la somma è sempre la stessa. I bambini potrebbero pensare che si tratti di un caso fortuito, dunque starà a noi convincerli del contrario, mostrando con altri esempi e con numeri diversi che questa regola continua a valere.

Dopo qualche esempio, potremo finalmente proporre la regola della proprietà commutativa dell’addizione: cambiando l’ordine degli addendi, la somma non cambia.

Per rafforzare questo concetto nei bambini sarà opportuno utilizzare tutti i mezzi a nostra disposizione: la linea dei numeri e l’abaco potranno esserci di grande aiuto!

Proprietà commutativa dell’addizione sulla linea dei numeri

Ora vediamo di passare alla prima attività didattica per agevolare l’apprendimento della proprietà commutativa dell’addizione, facendo ricorso alla linea dei numeri.

Partiamo con un esempio: vogliamo sommare 4 a 11, ossia determinare il risultato dell’addizione

11+4

I bambini dovranno:

– individuare l’11 sulla linea;

– effettuare 4 salti in avanti, così da arrivare al numero 15.

Proprietà commutativa dell’addizione sulla linea dei numeri – Primo modo.

Cosa succede se si cambia l’ordine degli addendi? Il primo addendo in questo caso è 4, il secondo è 11, e l’operazione da svolgere sarà

4+11

Questa volta i bambini individueranno il numero quattro e faranno 11 salti verso destra, e anche in questo caso la somma sarà ancora 15.

Proprietà commutativa dell’addizione sulla linea dei numeri – Secondo modo.

Proprietà commutativa dell’addizione con l’abaco

Ora passiamo alla seconda attività didattica e mostriamo agli alunni che la proprietà commutativa dell’addizione può essere comprovata anche con l’abaco.

Calcoliamo l’addizione:

12+24

I bambini dovranno dunque riempire l’abaco inserendo 1 pallina decina nella guida delle decine e 2 palline unità nella guida delle unità. Il primo addendo è a posto. Aggiungiamo nella guida delle unità 4 palline unità, in seguito 2 palline decine nella guida delle decine. il risultato è 36.

Successivamente invertiremo l’ordine degli addendi. Ai bambini il compito di determinare la somma dell’addizione

24+12

Impostando nel modo corretto l’abaco, e contando le palline nella guida delle unità e in quella delle decine, otterranno lo stesso risultato: 24 + 12 = 36.

Proprietà commutativa dell’addizione con l’abaco.

Proprietà commutativa come prova dell’addizione in colonna

Le attività precedenti hanno un unico scopo: convincere i bambini della validità della proprietà commutativa dell’addizione. Gli alunni però, con ogni probabilità, non ne avranno ancora compreso l’utilità.

La proprietà commutativa in effetti permette di verificare la correttezza del risultato di un’addizione, e si rivela particolarmente utile nel caso delle addizioni in colonna. Ecco come procedere:

– si calcola la somma tra due numeri in colonna;

– si cambia l’ordine degli addendi e si esegue la nuova addizione in colonna.

Se i due risultati coincidono, allora i conti sono corretti.

Se i due risultati non coincidono, invece, vorrà dire che una delle due operazioni è sbagliata, ma quale?

Ecco un esempio di come dovrebbe essere utilizzata la proprietà commutativa per controllare l’esattezza del risultato. Consideriamo ad esempio l’addizione:

13+15

Il compito dei bambini prevede di incolonnare i numeri e sommarli, ottenendo 28 come risultato.

Dopo aver cambiato l’ordine degli addendi, i bambini eseguiranno la nuova operazione.

Proprietà commutativa nelle addizioni in colonna.

I risultati sono uguali.

Proprietà commutativa dell’addizione per il calcolo mentale

Oltre ad avere la funzione di controllo, la proprietà commutativa aiuta anche nei calcoli a mente! È soprattutto utile quando nell’addizione appaiono tre o più addendi (argomento che affronteremo in una delle guide successive).

Ad esempio, ecco come addizionare a mente e in modo furbo:

12+5+8

Solitamente si determina la somma 12+5, dopodiché il risultato ottenuto va sommato con il terzo addendo, ossia 8. Il risultato sarà 25, ma… che fatica! 😛

Invitiamo i bambini a porre maggiore attenzione agli addendi in gioco: l’unità del primo addendo e il terzo addendo, 2 e 8, sono numeri amici del 10. La proprietà commutativa dell’addizione permette di cambiare di posto 5 e 8, così da sommare prima 12 e 8 e infine il 5.

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Nelle prossime lezioni analizzeremo, via via, le altre proprietà delle operazioni elementari. Prima però ci occupiamo dei numeri dal 31 al 99.

Addizione con tre o più addendi

In questa guida vediamo come procedere per spiegare ai bambini come bisogna comportarsi in presenza di addizioni con più addendi. A livello operativo la situazione non è molto diversa dall’addizione con due addendi: bisogna stare solo un po’ più attenti al riporto (detto anche cambio).

Nota: questa guida riguarda argomenti di Seconda Elementare, ed è rivolta a genitori, maestri e a chiunque sia appassionato alla didattica della Scuola Primaria.

Addizione con più addendi: introduzione con le quantità

Per introdurre l’addizione con più addendi inizieremo da un problema molto semplice di vita quotidiana. Raccontiamo agli alunni la seguente storiella.

Lester va al mercato e decide di comprare 10 caramelle per sé, 12 caramelle per sua sorella Ester e 5 caramelle per la mamma. Quante caramelle comprerà in totale?

Sappiamo che l’operazione che ci permetterà di rispondere è proprio l’addizione, e in particolare dobbiamo ricorrere alla sua interpretazione logica. C’è solo un piccolissimo problema, perché non abbiamo due addendi, bensì tre:

10+12+5

Come facciamo a comprendere quante caramelle ha comprato Lester? Ovviamente possiamo fare uso della rappresentazione insiemistica del problema, sottolineando così l’interpretazione logica di addizione.

Addizione con tre addendi con gli insiemi.

Avete notato? Nell’etichetta abbiamo inserito l’addizione in riga con i tre addendi:

10+12+5=27

Per ottenere il risultato abbiamo contato le quantità, ma… Quanta fatica! Per agevolare il calcolo dobbiamo trovare una regola che ci permette di determinare la somma senza utilizzare le rappresentazioni.

Come calcolare un’addizione con più addendi

Sappiamo come eseguire l’addizione con due addendi, ma gli addendi ora sono tre. Come si calcola un’addizione con tre o più numeri?

La somma tra più numeri è quel numero che si ottiene addizionando al primo addendo il secondo addendo. La somma ottenuta verrà addizionata al terzo, e così via fino all’ultimo addendo.

Utilizziamo l’albero dell’addizione, di cui abbiamo parlato per la prima volta nella guida addizione come operazione, per capire come procedere.

Addizione con tre addendi con l’albero dell’addizione.

In buona sostanza abbiamo addizionato i primi due addendi, e successivamente abbiamo addizionato la somma parziale al terzo addendo.

Attenzione: nell’eseguire le varie addizioni abbiamo fissato un ordine ben preciso. In realtà, grazie alla proprietà commutativa dell’addizione, esso non conta poi molto. Anzi, non conta affatto. 😉

Come si esegue l’addizione con più addendi in colonna

Il procedimento per svolgere l’addizione in colonna con tre o più addendi è molto simile a quello che abbiamo visto per l’addizione in colonna con due addendi.

1) Si incolonnano i tre addendi nella tabella dau. Le unità nella colonna delle unità, le decine nella colonna delle decine (centinaia con le centinaia, …).

2) Si addizionano le cifre dell’unità. Qui si possono verificare due casi:

– se il numero ottenuto ha una sola cifra, esso sarà la cifra delle unità della somma;

– se il numero ottenuto è a due cifre scriveremo le sue unità nel risultato, dopodiché riporteremo la cifra delle decine nella colonna delle decine;

3) Addizioniamo le cifre delle decine e l’eventuale riporto.

Esempio (Addizione con tre addendi in colonna)

Un esempio vale più di mille parole: addizioniamo in colonna 19, 29 e 24 seguendo le tre regole che abbiamo appena visto.

19+29+24

1) Incolonniamo i numeri e addizioniamo le unità:

9+9+4=22

Abbiamo ottenuto un numero con due cifre. Scriviamo 2 (unità) sotto la linea guida, e 2 (decine) nella colonna delle decine.

2) Sommiamo le decine

2riporto+1+2+2=7

e scriviamo il risultato sotto la linea guida. Il risultato sarà quindi 72.

19+29+24=72

Addizione con tre addendi in colonna.

Proprietà commutativa per le addizioni con più addendi

La proprietà commutativa dell’addizione vale anche in questo caso. Anzi, è proprio con questo tipo di addizioni che si capisce la forza di tale proprietà. Essa ci permetterà di fare velocemente i calcoli a mente sfruttando i numeri amici del dieci in modo opportuno.

Esempio (Proprietà commutativa nelle addizioni con tre addendi)

12+9+8

8 e 2 sono amici, quindi scambiamo di posto 8 e 9:

12+8+9

Ora sommiamo 12 e 8, per cui 12+8=20, e infine sommiamo 9

20+9=29

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Con questo è tutto! Ora è il momento di proporre nuovi esercizi ed esempi ai bambini, in modo che essi possano prendere sempre più confidenza con l’estensione dell’addizione al caso di tre o più addendi.